BRUXELLES (Public Policy Europe) – La commissione Affari giuridici (Juri) del Parlamento Ue ha approvato lunedì il mandato negoziale sul primo provvedimento omnibus, per la semplificazione delle direttive CSDDD e CSRD sugli obblighi di due diligence e reportistica ambientale. Dopo uno stallo tra i relatori ombra e la minaccia dei popolari di votare con l’estrema destra degli emendamenti peggiorativi, i Socialisti hanno accettato gli emendamenti di compromesso messi a punto con il Ppe e Renew per modificare l’ambito di applicazione e alcune norme sui piani di transizione.
Ecco le principali modifiche approvate dalla commissione Juri.
AMBITO APPLICAZIONE
La direttiva sugli obblighi di reportistica ambientale sarà applicata alle imprese con oltre 1000 dipendenti e un fatturato oltre i 450 milioni. Le imprese che sono imprese di partecipazione finanziaria vengono esentate. La proposta della Commissione riduceva l’ambito di applicazione alle grandi imprese con più di 1.000 dipendenti e un fatturato superiore a 50 milioni di euro o un totale di bilancio superiore a 25 milioni di euro.
SEGRETO COMMERCIALE
Le imprese non sono tenute a comunicare informazioni sul capitale intellettuale, sulla proprietà intellettuale o sul know-how, informazioni commerciali o tecnologiche che costituiscono segreti commerciali.
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NAF