di Fabio Napoli
BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Il negoziato tra Partito popolare europeo, Socialisti e Liberali continuerà sicuramente fino al 20 novembre, giorno in cui la vicepresidente esecutiva alla Transizione giusta e alla concorrenza, Teresa Ribera, sarà audita in veste di ministra spagnola davanti al Congresso iberico sui fatti di Valencia. A quanto apprende Policy Europe, il Ppe non intende mollare su questo punto, trascinato dal Partito popolare spagnolo.
Il voto del 27 novembre in Plenaria sull’intera squadra della Commissione europea non sarebbe in discussione, almeno per il momento. Anche se i negoziati politici dovessero continuare dopo il 20 novembre, la Conferenza dei presidenti chiamata a dichiarare chiuse le audizioni e a dare il suo assenso preliminare all’intera squadra può essere convocata in qualsiasi momento, persino la mattina del voto.
Sul piano politico, il Ppe insiste sulla logica a pacchetto: non c’è ok a Teresa Ribera senza ok a Raffaele Fitto, vice presidente esecutivo designato alla Coesione e alle riforme, della famiglia Ecr. Dall’altro lato i Socialisti, i più furiosi contro la rottura del patto di maggioranza da parte del Ppe, non intendono scendere a compromessi sulla vice presidenza esecutiva ad un membro dell’Ecr.
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