LAVORO, LANDINI (FIOM): “SERVE UN SINDACATO AUTONOMO”

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(Public Policy) – Roma, 25 gen – “Si chiuda l’era di
Berlusconi e di Monti e si apra una nuova fase, ma al di là
del cambiamento politico serve indipendenza e autonomia del
sindacato”.

Questo l’augurio di Maurizio Landini, segretario
generale della Fiom, al Palalottomatica, dove la Cgil ha
lanciato, 64 anni dopo Di Vittorio, un Piano del lavoro.

Per Landini il prossimo governo dovrà “mettere al centro
una riforma delle pensioni equa, perche i lavori non sono
tutti uguali”. Per Landini bisogna inoltre ridurre gli orari
di lavoro e incentivare i contratti di solidarietà.

“Non dobbiamo fermarci alle elezioni” e chiede alla Cgil
di formulare “richieste precise, punti di mobilitazione
anche per i prossimi anni”.

Per Landini c’è l’articolo 8,
sulla deroga alla legislazione sul lavoro (legge Sacconi),
una legge sulla rappresentanza che possa “garantire il
diritto delle persone d votare” e la reintroduzione
dell’articolo 18.

Per Landini, la Cgil deve fare di più, innovarsi: “Il
rischio che io vedo è che se non siamo noi a offrire un
terreno dei diritti si torna indietro, alla guerra tra
poveri. Ci vuole davvero una responsabilità a innovarsi, di
rivolgersi alle nuove generazioni”.

“Un piano del lavoro completo deve riaffermare il tema del
lavoro dei diritti” continua Landini, che passa per “un
nuovo modello contrattuale europeo” che “estenda i diritti”.
Poi, “il reddito di cittadinanza e il salario minimo
garantito non possiamo lasciarla come proposta a qualcun
altro”.

Per il segretario generale della Fiom non bisogna
continuare a insistere sul contratto nazionale (che poi
comunque viene derogato) ma insistere sul salario minimo
garantito in cui “i minimi sono quelli del contratto
nazionale”. (Public Policy)

LAP