Le nuove sanzioni contro la Russia: da stop Gnl alla flotta ombra

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BRUXELLES (Public Policy Europe) – Il diciannovesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, adottato giovedì mattina con procedura scritta dopo che mercoledì sera la Slovacchia ha rimosso il veto, prevede misure contro le importazioni di gnl, la flotta ombra, i porti di paesi terzi, il traffico aereo, le criptovalute e le catene di approvvigionamento. Previsto anche un nuovo meccanismo per limitare la circolazione dei diplomatici russi all’interno dell’Ue e nuovi criteri di inserimento nell’elenco dei sanzionati che riguardano i rapimenti di bambini ucraini da parte delle forze russe.

Più nel dettaglio, per quanto riguarda l’energia, il nuovo pacchetto prevede un divieto graduale di importazione di Gnl: sei mesi per i contratti a breve termine, e dal 1 gennaio 2027 per i contratti a lungo termine. Questa misura coesiste con le disposizione contenute nel regolamento, in fase di esame da parte dei colegislatori, per porre fine alle importazioni di gas dalla Russia. Previsto anche un divieto di transazione più rigoroso nei confronti di due grandi compagnie petrolifere russe e 117 nuove navi della flotta ombra sanzionate (divieto di accesso ai porti, restrizioni al trasferimento da nave a nave e riassicurazione). Inseriti anche criteri ampliati di inclusione nell’elenco per i porti di paesi terzi utilizzati per il trasferimento di droni/missili o l’elusione delle sanzioni relative al petrolio.

Le misure finanziarie prevedono: un divieto di fornire riassicurazioni per aeromobili e navi russi usati nei primi cinque anni dopo la loro vendita a un paese terzo; divieto totale di transazioni per 5 banche russe ed estensione del divieto di transazioni ai sistemi di pagamento elettronico russi (Mir, Fast Payment System) e a 4 banche di paesi terzi (in Bielorussia e Kazakistan). Previsto anche un divieto di transazione per 8 entità di paesi terzi (5 banche, 1 cripto-exchange e 2 trader petroliferi) in Tagikistan, Kirghizistan, Paraguay, Emirati Arabi Uniti e Hong Kong). Incluso anche un nuovo divieto per gli operatori dell’Ue di stipulare nuovi contratti con 9 zone economiche speciali russe e divieto totale di contratti ad Alabuga e Technopolis Moscow. Previsto un divieto totale di servizi di cripto-asset per cittadini, residenti ed entità russi.

Le misure commerciali e anti-elusione prevedono una proroga di 1 anno del disinvestimento per la cessazione delle attività commerciali in Russia e l’individuazione di 45 nuove entità che favoriscono l’elusione delle sanzioni: 17 al di fuori della Russia, di cui 3 in India, 2 in Thailandia e 12 in Cina/Hong Kong, molte delle quali coinvolte nello sviluppo di droni. Previsti anche elteriori divieti di esportazione per limitare ulteriormente l’accesso della Russia a prodotti CHP, beni a duplice uso/tecnologia avanzata. Dentro anche l’estensione dei divieti di esportazione di articoli industriali, tra cui sali, gomma, materiali da costruzione, e aggiunta di beni tecnologici avanzati ai beni soggetti a restrizioni.

In termini di servizi, il pacchetto include: un divieto per gli operatori europei di fornire servizi direttamente connessi alle attività turistiche in Russia; estensione del divieto di fornire servizi di intelligenza artificiale, calcolo ad alte prestazioni e servizi commerciali spaziali; requisito di autorizzazione per tutti i servizi che sono ancora consentiti al governo o alle persone della Federazione Russa.

Il pacchetto include inoltre un nuovo meccanismo per limitare la circolazione dei diplomatici russi all’interno dell’Ue attraverso un processo di notifica e l’autorizzazione degli Stati membri ad adottare misure nazionali appropriate in materia di ingresso o transito dei diplomatici russi nel loro territorio, con un periodo di transizione di 3 mesi. Infine, è prevista l’introduzione di nuovi elenchi relativi ai rapimenti di bambini ucraini da parte delle forze russe, e l’introduzione di nuovi elenchi relativi al settore della ricerca e sviluppo militare della Russia. (Public Policy Europe) NAF