(Public Policy) – Roma, 16 gen – La sperimentazione della
nuova social card coinvolgerà le 12 città più grandi del
Paese – Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano,
Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia, Verona – durerà un
anno e impegnerà un ammontare complessivo di risorse pari a
50 milioni di euro.
Il via è arrivato con l’adozione del decreto
interministeriale (in corso di registrazione presso i
competenti organi di controllo) del ministero del Lavoro e
delle Politiche sociali di concerto con il ministero
dell’Economia e delle Finanze.
Il beneficio sarà modulato sulla base della numerosità del
nucleo familiare e sarà notevolmente superiore a quello
previsto dalla social card ordinaria – che continuerà ad
operare accanto al programma sperimentale – per arrivare
fino a circa 400 euro mensili per le famiglie con 5 o più
componenti.
Il target di riferimento, deciso in accordo con le città
interessate, è la lotta alla povertà minorile a partire
dalle famiglie più marginali rispetto al mercato del lavoro.
La nuova social card diventa uno strumento a disposizione
dei Comuni – che effettueranno la selezione dei beneficiari
– da integrare con gli interventi e i servizi sociali
ordinariamente erogati, ma anche da coordinare in rete con i
servizi per l’impiego, i servizi sanitari e la scuola.
I Comuni, infatti, si impegnano ad associare al
trasferimento monetario connesso alla social card, un
progetto personalizzato di intervento dal carattere
multidimensionale, che riguarderà tutti i componenti della
famiglia, con particolare attenzione anche ai minori
presenti.
La concessione della Carta al beneficiario sarà
condizionata alla sottoscrizione del progetto
personalizzato. (Public Policy)
SPE




