Patto di Stabilità, la posizione Econ: dal debito alla flessibilità

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BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Priorità agli investimenti e alla proprietà nazionale, migliorando la credibilità del sistema. Sono i punti cardine fissati dalla commissione Affari economici (Econ) del Parlamento Ue nella sua posizione sulle nuove regole di governance economica (il Patto di stabilità e crescita – Psc). Lunedì sera i deputati hanno adottato tre testi – che adesso andranno in plenaria – uno dei quali contiene modifiche sostanziali alla proposta originaria della Commissione.

Nel dettaglio, si tratta del regolamento sulla sorveglianza di bilancio multilaterale, il cosiddetto “braccio preventivo del Patto di stabilità e crescita”, del regolamento per l’accelerazione e il chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi (braccio correttivo del Psc), e della direttiva sui requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri. La procedura ordinaria – ovvero i negoziati di trilogo con Parlamento, Consiglio e Commissione – riguarderà solo il braccio preventivo del Patto. “Tuttavia, gli eurodeputati vorranno discutere anche gli altri due dossier durante i triloghi, soprattutto per assicurarsi che siano allineati con quello del braccio preventivo”, fanno sapere a Policy Europe fonti parlamentari.

Il Consiglio ha tempo fino alla fine dell’anno per approvare la sua proposta di riforma del Patto di stabilità (la due giorni Eurogruppo-Ecofin della scorsa settimana non ha prodotto questo risultato, ma i negoziati sono in corso e si prevede un Ecofin straordinario prima di Natale), poi successivamente si avvieranno i triloghi sotto la presidenza belga del Consiglio. L’approvazione finale dovrebbe esserci in primavera, prima della chiusura del Parlamento Ue per fine legislatura.

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PAM