Piano 5G Ue: le richieste della Camera (risorse, intanto)

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ROMA (Public Policy) – Per garantire la traduzione concreta del piano d’azione europeo sul 5G “è indispensabile definire un cronoprogramma puntuale che stabilisca le scadenze e i relativi passaggi; individui le risorse finanziarie immediatamente attivabili e quelle che potranno essere reperite successivamente” e “preveda la definizione di standard comuni e l’attivazione di iniziative che garantiscano un’introduzione sincronizzata e contestuale del 5G in tutti gli Stati membri, senza creare discriminazioni e disallineamenti a scapito dei Paesi che possano avvalersi di minori disponibilità finanziarie“.

È la prima condizione contenute nel documento finale della relatrice, Elisa Simoni (Pd), in merito alla comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni ‘Il 5G per l’Europa: un piano d’azione’ approvato in commissione Trasporti alla Camera. Il documento ricalca quello proposto in commissione la scorsa settimana, con l’aggiunta di due condizioni.

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FRA