BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Via libera lunedì, dal Consiglio Ue Trasporti, al mandato negoziale sulla revisione del regolamento sulla rete di trasporto transeuropea (Ten-T). Adesso il Consiglio Ue potrà iniziare i negoziati con il Parlamento Ue, per arrivare ad un accordo finale.
“La rete contribuirà al raggiungimento degli obiettivi di mobilità sostenibile dell’Ue, al corretto funzionamento del mercato interno e alla coesione economica, sociale e territoriale dell’Ue – evidenzia il Consiglio Ue in una nota – Si prevede di svilupparla gradualmente, con scadenze proposte nel 2030, 2040 e 2050″.
La proposta fissa quindi scadenze chiare per il completamento della rete transeuropea dei trasporti: la rete centrale dovrebbe essere completata entro il 2030, la rete centrale estesa entro il 2040 e la rete globale entro il 2050.
La proposta della Commissione pone l’accento in particolare su una nuova struttura di governance per la politica Ten-T e la multimodalità, fissando obiettivi ambiziosi, in particolare per lo sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria. In risposta all’impatto della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, nel luglio di quest’anno la Commissione ha adottato una proposta modificata che introduce diverse modifiche al testo iniziale. La proposta rivista prevede l’unificazione della rete Ten-T utilizzando lo scartamento ferroviario standard europeo. Si adopera inoltre per una migliore connettività dell’Ucraina e della Repubblica di Moldova con l’Ue attraverso i corridoi di trasporto europei, che rivestono la massima importanza strategica per lo sviluppo di flussi di trasporto merci e passeggeri sostenibili e multimodali in Europa.
“Nonostante le notevoli differenze in termini di infrastrutture di trasporto tra gli Stati membri dell’Ue, l’approccio generale del Consiglio conserva un adeguato livello di ambizione, che è sufficientemente elevato e realistico – prosegue la nota -. Il testo del Consiglio tiene conto anche delle risorse finanziarie disponibili degli Stati membri, nonché delle esigenze di investimento per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti”.