ROMA (Public Policy Bytes) – La commissione Trasporti della Camera ha approvato la scorsa settimana (con riformulazioni e in maniera bipartisan) 4 risoluzioni presentate in materia di sistemi di guida autonoma, rispettivamente a prima firma dei deputati Carmine Raimondo (FdI), Giulia Pastorella (Az), Andrea Casu (Pd) e Antonino Iaria (M5s).
Tutti i testi approvati impegnano il Governo ad “adottare iniziative normative volte a prevedere l’introduzione di una modifica per introdurre nel nuovo Codice della strada una disposizione che includa, tra i requisiti previsti dall’art. 46 concernente la nozione di veicolo, anche quello abilitato per il sistema di guida autonoma”, in conformità con quanto disposto dall’art. 34 bis del trattato internazionale della Convenzione di Vienna sulla circolazione stradale, approvato nel 2022.
L’art. 46 del nuovo Codice della strada, infatti, definisce i veicoli come “tutte le macchine di qualsiasi specie che circolano sulle strade guidate dall’uomo”. La necessità che le auto siano “guidate dall’uomo” – come evidenzia la risoluzione Raimondo – pone la Convenzione di Vienna “in conflitto con il nuovo codice della strada”, benché l’Italia vi abbia aderito.
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DVZ
