A Palazzo Madama è iniziato l’esame di un ddl sull’Intelligenza artificiale

0

ROMA (Public Policy) – Promuovere lo sviluppo e l’adozione di tecnologie di intelligenza artificiale, per accrescere la competitività delle imprese italiane sui mercati europei e internazionali e favorire l’occupazione di qualità e ad alta professionalità. È questo l’obiettivo che si propone il disegno di legge targato Pd, che ha iniziato il suo iter d’esame nella commissione Ambiente del Senato. Il provvedimento, presentato lo scorso 12 marzo, da un membro dell’ottava di Palazzo Madama, Lorenzo Basso, vede come cofirmatari altri due senatori dem, Antonio Nicita e Marco Meloni.

Sono sette, nel dettaglio, gli articoli che compongono il testo: dal Fondo per lo sviluppo dell’Ia al Mimit al Fondo intelligenza naturale al ministero del Lavoro, passando per l’istituzione di nuovi spazi di sperimentazione normativa alle garanzie di trasparenza e le norme in materie di uso non autorizzato di repliche digitali.

Vediamo, nel dettaglio, i contenuti del ddl.

FONDO IA AL MIMIT

Prevista l’istituzione, nello stato di previsione del ministero delle Imprese e made in Italy, del Fondo per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Il fondo avrà una dotazione di 300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028. Le risorse saranno destinate a sostenere la competitività tecnologica nel settore dell’intelligenza artificiale a livello europeo e internazionale al fine di promuovere l’ulteriore sviluppo degli investimenti nella ricerca, nelle tecnologie e nelle soluzioni di intelligenza artificiale. Per l’immediata operatività del Fondo, verrà stipulata un’apposita Convenzione tra il ministero delle Imprese e del made in Italy, il ministero dell’Istruzione e del merito, il ministero dell’Economia e delle finanze e la Cassa depositi e prestiti.

continua – in abbonamento

VAL