BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Da tempi di autorizzazione certi alle cosiddette sandbox normative, passando per le accadamie per la formazione del personale agli obiettivi di stoccaggio di CO2. Sono alcuni dei punti contenuti nel regolamento Net-Zero Industry Act approvato giovedì dalla Commissione europea (nella foto: Ursula von der Leyen), che ora dovrà essere esaminato dal Parlamento e dal Consiglio Ue.
Rispetto alla prima versione del regolamento presa in visione da Policy Europe, molto è cambiato, a cominciare dalla eliminazione degli obiettivi settoriali di produzione e delle diposizioni delle Net-Zero Industry Valley, aree dedicate alla produzioni di queste tecnologie tech sulla scorta delle già esistenti Hydrogen Valley.
Le ultime ore prima dell’approvazione sono state caratterizzate da un dibattito interno al Collegio sull’inserimento o meno del nucleare tra le tecnologie ricadenti nel regolamento. Il compromesso trovato ha circoscritto otto settori (nucleare escluso) che potranno beneficiare non solo di tutte le disposizioni del regolamento, ma anche di una serie di disposizioni ad hoc come corsie preferenziali nelle autorizzazioni. Le altre tecnologie escluse dalla lista delle strategiche, considerate più all’avanguardia e ancora in fase di sviluppo, come la produzione di piccoli reattori modulari, potranno comunque beneficiare delle altre disposizioni del regolamento, come quella sulle sandbox normative o sui punti di contatto unici con la Pa.
continua – in abbonamento
NAF