Ddl Europee, ok Senato a parità genere da 2019 e norma transitoria nel 2014

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ROMA (Public Policy) – L’Aula del Senato ha approvato, con 155 sì, l’emendamento della relatrice, Doris Lo Moro (Pd), l’1.100, al ddl per la promozione dell’equilibrio di genere nella rappresentanza politica alle elezioni per il Parlamento europeo, che introduce le quote rosa nelle elezioni europee a partire dal 2019, con la mediazione sulla misura transitoria per le elezioni di maggio 2014.

“Nelle prime elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia successive alla data di entrata in vigore della presente legge – prevede l’emendamento – nel caso di tre preferenze espresse” queste “devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della terza preferenza“. Per le elezioni successive, dunque a partire dal 2019, si stabilisce che: “All’atto della presentazione, in ciascuna lista i candidati dello stesso sesso non possono eccedere la metà, con arrotondamento all’unità. Nell’ordine di lista, i primi due candidati devono essere di sesso diverso“.

All’ufficio elettorale circoscrizionale viene dato anche il compito di “verifica” del rispetto della parità nelle liste e si dice che “in caso contrario, riduce la lista cancellando i nomi dei candidati appartenenti al genere più rappresentato, procedendo dall’ultimo della lista, in modo da assicurare il rispetto della medesima disposizione”. Qualora la lista, “all’esito della cancellazione delle candidature eccedenti, contenga un numero di candidati inferiore al minimo prescritto”, l’ufficio “ricusa la lista”.

L’emendamento modifica anche il titolo V della legge per la promozione dell’equilibrio di genere nella rappresentanza politica alle elezioni del Parlamento europeo, stabilendo che l’elettore può eesprimere fino a tre preferenze. “Nel caso di più preferenze espresse, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda e della terza preferenza”. (Public Policy)

VIC