di Giuseppe Pastore
ROMA (Public Policy) – Dopo quasi un anno dall’approvazione in Cdm, il disegno di legge “recante disposizioni e delega al Governo in materia di intelligenza artificiale” ha incassato il suo prima via libera parlamentare. L’approvazione da Parte del Senato è arrivata a circa 4 mesi di distanza dalla presentazione degli emendamenti, a novembre, nelle commissioni 8a e 10a del Senato.
Il testo si compone di 26 articoli e delega il Governo ad adottare entro un anno uno o più decreti legislativi per l’adeguamento della normativa nazionale al regolamento Ue del 13 marzo 2024. Tra i principi generali viene fissato quello in base al quale “i sistemi e i modelli di intelligenza artificiale per finalità generali devono essere sviluppati e applicati nel rispetto dell’autonomia e del potere decisionale dell’uomo” assicurando la “sorveglianza e l’intervento umano”.
L’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale, inoltre, “non deve pregiudicare lo svolgimento con metodo democratico della vita istituzionale e politica e l’esercizio delle competenze e funzioni delle istituzioni territoriali sulla base dei princìpi di autonomia e sussidiarietà”.
TRATTAMENTO DEI DATI
Il disegno di legge stabilisce che le informazioni e le comunicazioni relative al trattamento dei dati connesse all’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale avvengono con “linguaggio chiaro e semplice”, in modo da garantire all’utente la “conoscibilità dei relativi rischi e il diritto di opporsi ai trattamenti autorizzati dei propri dati personali”. In particolare, l’accesso alle tecnologie di intelligenza artificiale dei minori di 14 anni richiede il consenso di chi esercita la responsabilità genitoriale. Mentre il minore di 18 anni, che abbia compiuto 14 anni, può esprimere il proprio consenso per il trattamento dei dati personali connessi all’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale, purché le informazioni e le comunicazioni di siano facilmente accessibili e comprensibili.
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