BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Il prossimo gruppo di lavoro sul regolamento sull’euro digitale al Consiglio Ue riprenderà a fine febbraio. “Non ci sarà una discussione prima di questo periodo”, ha dichiarato a Policy Europe una fonte diplomatica. La presidenza belga, ha riferito la fonte, non ha ancora introdotto la questione nei lavori dei 27 ministri Ue dell’Economia e delle Finanze (Consiglio Ecofin). La discussione proseguirà sempre a livello di Eurogruppo il 23 febbraio. La complessità tecnica del dossier legislativo richiederà ulteriore tempo durante la primavera. Solo allora, ha detto la fonte, potranno essere chiari i progressi da raggiungere prima delle elezioni. Sul regolamento sull’uso del contante – anch’esso incluso nel pacchetto presentato il 28 giugno 2023 – l’adozione di un mandato entro la fine della legislatura “è improbabile”, ha detto un’altra fonte.
In attesa che il Consiglio adotti un mandato negoziale sul regolamento sull’euro digitale, lo stato dei lavori resta fermo al documento sui progressi dei lavori pubblicato a dicembre 2023 dalla presidenza spagnola. Il testo constata “un’ampia intesa” tra gli Stati membri sulla necessità di conferire all’euro digitale lo status di moneta con corso legale. “Tuttavia, gli Stati membri sono anche consapevoli del fatto che l’accettazione obbligatoria dell’euro digitale, derivante dal suo corso legale, dovrebbe essere proporzionata e tenere conto delle circostanze pertinenti, ad esempio per quanto riguarda i piccoli commercianti che operano solo in contanti o la libertà contrattuale”, si legge . Molti Stati membri, continua il documento, “condividono l’opinione che, per garantire il corso legale dell’euro digitale, dovrebbero essere vietate le esclusioni unilaterali ex ante dei pagamenti in euro digitale, che non siano state negoziate individualmente tra le parti”.
Quanto al sistema di distribuzione, “gli Stati membri sono concordi sul rendere tutti i fornitori di servizi di pagamento” autorizzati dalle norme Ue “idonei a consentire pagamenti con euro digitale”. Nel testo si sottolinea anche il bisogno di ulteriore lavoro per imputare al fornitore del servizio di pagamento e all’Eurosistema la responsabilità “di qualsiasi danno arrecato a un utente dell’euro digitale o a un altro prestatore di servizi di pagamento”.
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GMA