ROMA (Public Policy) – “Per interventi di ripristino e di bonifica ambientale da realizzarsi a cura dell’amministrazione straordinaria di Ilva spa su aree di proprietà di quest’ultima ricomprese nel Sin di Taranto e diverse da quelle occupate dal gestore ovvero oggetto di trasferimento a terzi, che non trovano copertura finanziaria nelle residue disponibilità del patrimonio destinato è istituito presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy un fondo con una dotazione di 80 milioni di euro per l’anno 2027“.
Lo prevede l’emendamento del Governo, preso in visione da Public Policy, trasmesso alla commissione Industria del Senato nell’ambito dell’esame del dl ex Ilva. Per le risorse di questo fondo, verranno ridotte quelle del “Fondo per lo sviluppo e la coesione, programmazione 2021-2027”
Il fondo andrebbe così a rimpinguare (solo in parte) il patrimonio destinato alle bonifiche ambientali da cui il decreto sottrae 250 milioni di euro destinandoli alla continuità produttiva degli stabilimenti e distraendoli, dunque, dalle finalità di “ripristino ambientale” per cui è nato il fondo.
L’organo commissariale di Ilva, aggiunge l’emendamento messo a punto dal Governo, dovrà elaborare “un cronoprogramma degli interventi a valere sul fondo, aggiornato trimestralmente, approvato con decreto del Mimit, sentito il Mase”.
“Le somme necessarie sono erogate per stati di avanzamento su richiesta dell’organo commissariale e rendicontate con periodicità mensile”, precisa la norma.