ROMA (Public Policy) – Nelle settimane più intense della sessione di Bilancio, i ritocchi e le modifiche continuano a passare in primis da Palazzo Chigi dove mercoledì scorso si è tenuto un nuovo vertice dei leader di maggioranza in cui “è stata raggiunta un’intesa su alcune questioni ancora aperte”, si legge in una nota diramata dopo l’incontro.
In particolare, “si è trovato un accordo sugli affitti brevi, sull’ampliamento dell’esenzione Isee sulla prima casa, sull’articolo 18 riferito ai dividendi, è stata chiarita la possibilità di compensazione anche per i contributi previdenziali delle imprese, e si è discusso delle misure a favore delle forze dell’ordine”, ha fatto sapere Palazzo Chigi.
Tutte modifiche che però richiedono coperture. Ed è su questo che si concentra la maggior parte del lavoro dell’Esecutivo con il Mef in testa. Da qui, la riapertura del confronto con le banche con l’obiettivo di recuperare le risorse necessarie alle modifiche concordate. Come? Aumentando di un altro 0,5% l’Irap sugli istituti bancari e sulle assicurazioni, ma con una franchigia che possa sterilizzare l’incremento per gli istituti più piccoli.
“È una delle ipotesi su cui si sta ragionando. Giorgetti farà una proposta a breve”, ha confermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, dopo gli incontri di giovedì scorso tra il Governo Abi, Ania e Confindustria con cui però le interlocuzioni, anche se solo telefoniche, potrebbero proseguire nei prossimi giorni.
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GPA
(foto cc Palazzo Chigi)





