ROMA (Public Policy) – Si appresta ad entrare nel vivo l’esame del ddl sulla Space economy, anche se è (leggermente) slittato il termine per depositare emendamenti: dall’8 al 10 gennaio, alle 12, in commissione Attività produttive alla Camera. L’obiettivo, in ogni caso, è quello di portare il provvedimento in aula per febbraio.
L’approdo in assemblea sarà definito dalla conferenza dei capigruppo. Al momento è stata convocata solo quella per definire i lavori di gennaio che si riunirà questo giovedì.
Il provvedimento stabilisce un quadro normativo per le attività spaziali private, introducendo un regime autorizzatorio che richiede agli operatori di ottenere permessi specifici per condurre operazioni nello spazio al fine di stimolare gli investimenti nel settore e favorendo la partecipazione delle piccole e medie imprese e delle start-up innovative attraverso deroghe al codice dei contratti pubblici.
“Il disegno di legge consentirà al nostro Paese di avere un quadro normativo e articolato in un settore che già muove interessi enormi”, ha detto il ministro Adolfo Urso audito dalla commissione. “L’idea che ci ha mossi – ha spiegato – è quella della regolazione di una nuova partita del futuro, di ingente valore economico in un campo in cui occorre cercare un nuovo equilibrio tra pubblico e privato”.
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GPA