BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Venti associazioni imprenditoriali tedesche, compresa la federazione delle industrie dell’economia circolare e la federazione dell’industria alimentare, hanno scritto una lettera alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per chiedere una modifica del regolamento imballaggi. Il regolamento, dopo l’accordo in trilogo è stato di fatto approvato dai due colegislatori ma non in via ufficiale. A causa dei tempi stretti per la correzione linguistica e legislatica la nuova normativa è infatti soggetta alla procedura cosiddetta Corrigendum, quindi il testo non è stato ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale e, in teoria, potrebbe ancora soggetto a modifiche e limature.
Secondo le associazioni industriali tedesche, le quote di riutilizzo per molti imballaggi industriali e commerciali per trasporto industriale e commerciale e gli imballaggi per la vendita (compresa l’orticoltura) sono state drasticamente estese rispetto alla proposta della Commissione. “Per gli scambi tra aziende in uno Stato membro e per le spedizioni tra siti aziendali nell’Ue, le quote di riutilizzo verranno addirittura aumentate al 100% entro il 2030“, si legge nella lettera, che evidenzia anche come il divieto di molti tipi di imballaggi monouso metta a repentaglio tutte le catene di approvvigionamento in Europa. Gli industriali mettono in dubbio anche la base giuridica, quella sul mercato interno, per il divieto di imballaggi monouso.
“Partiamo dal presupposto che l’ampliamento delle quote di riutilizzo è stato un errore del processo legislativo“, sostengono gli industriali tedeschi, che esorta la Commissione e il Consiglio Ue a correggere l’errore nella versione rettificata del testo normativo. “Il nostro obiettivo non è quello di riaprire i negoziati sul regolamento imballaggi – si legge -, ma di correggere l’involontaria espansione delle quote riutilizzabili”. Per gli industriali tedeschi occorre inoltre eliminare con urgenza i requisiti di riutilizzo nella loro forma attuale per i trasporti industriali, commerciali e orticoli per gli imballaggi per il trasporto e la vendita. La Commissione dovrebbe presentare una nuova proposta, sulla base di un’analisi scientifica e di una valutazione d’impatto, che preveda la rinuncia a quote speciali per il commercio tra aziende all’interno di uno Stato membro.