Il ddl Nordio (che abolisce l’abuso d’ufficio) è legge: cosa prevede

0

di Riccardo Pieroni

ROMA (Public Policy) – Da una stretta sulle comunicazioni tra “l’imputato e il proprio difensore” a una serie di novità sul reato di traffico di influenze illecite, passando per una modifica sui dati riferiti a terzi da inserire nei verbali delle comunicazioni intercettate.

Con 199 voti favorevoli e 102 contrari l’aula della Camera ha approvato definitivamente – mercoledì – il ddl Giustizia, il testo messo a punto dal Guardasigilli Carlo Nordio.

Il disegno di legge era stato approvato in Consiglio dei ministri più di un anno fa, cioè il 15 giugno 2023. Le uniche modifiche al testo sono arrivate durante l’esame in prima lettura in Senato, mentre a Montecitorio – sia in aula che in commissione Giustizia – sono stati bocciati tutti gli emendamenti presentati dalle opposizioni. Il provvedimento dell’Esecutivo, composto da nove articoli, abolisce innanzitutto il reato di abuso d’ufficio. Inoltre prevede una stretta sulla pubblicazione delle intercettazioni e una serie di novità sulla custodia cautelare.

Vediamo le principali novità approvate durante l’iter in Parlamento:

ODG PD SU SOSPENSIONE SINDACI DOPO SENTENZA DEFINITIVA 

Durante l’esame del disegno di legge nell’aula della Camera è stato approvato un ordine del giorno a prima firma della responsabile Giustizia nella segreteria Pd Debora Serracchiani.

L’odg “chiede di superare la differenza di trattamento della norma della legge Severino nella parte in cui sospende i sindaci condannati in primo grado e con sentenza non definitiva, al contrario di quanto avviene per altre cariche pubbliche. L’ordine del giorno, in coerenza con le proposte avanzate dal Pd, esclude che cambi di normativa possano valere per tutti i reati di allarme sociale”, ha spiegato in una nota il capogruppo del Pd in commissione Giustizia alla Camera Federico Gianassi.

continua – in abbonamento

@ri_piero