BRUXELLES (Public Policy Europe) – “Le proposte vengono fatte in un contesto e se il contesto cambia anche le proposte possono cambiare. Ma ancora non siamo a quel punto“.
Lo ha detto la portavoce della Commissione Ue, durante l’incontro quotidiano con la stampa a Palazzo Berlaymont, rispondendo a una domanda sulla possibilità che la Commissione ritiri la sua proposta di sanzioni contro il Governo israeliano a seguito dell’accordo con Hamas.
Sulle condizioni che potrebbero portare la Commissione a rivalutare il suo pacchetto di sanzioni, la portavoce ha parlato della necessità di “portare avanti il cessate il fuoco. Vogliamo vedere il piano di pace implementato – ha detto – non solo la prima fase ma anche la seconda, da entrambe le parti. Poi vedremo se c’è la necessità di una revisione della proposta e la pima occasione sarà il Consiglio Affari esteri”.
Il prossimo Consiglio Ue Affari esteri è previsto il 20 ottobre.
Rispondendo poi a chi le chiedeva se, così come la Russia in Ucraina, anche Israele dovesse ripagare per i danni causati dai suoi attacchi nella Striscia di Gaza, la portavoce ha detto: “Questa è una domanda interessante, ma in questo momento non abbiamo alcun commento”. (Public Policy Europe) NAF