Minimum Tax, la Polonia ritira il veto ma arriva lo stop da Budapest

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di Fabio Napoli

BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – La Polonia ritira il veto sulla proposta di direttiva sulla cosiddetta Minimum tax globale al 15% ma spunta l’opposizione dell’Ungheria. Lo si apprende da fonti diplomatiche, in vista del Consiglio Ue dei ministri dell’Economia e delle finanze (Ecofin), in programma venerdì in Lussemburgo.

Quello di domani sarà l’ultimo Ecofin sotto la presidenza francese del Consiglio Ue, che da mesi cerca ormai di trovare la quadra tra i 27 Stati membri per arrivare ad approvare la direttiva entro la fine di questo mese, trovando prima l’opposizione di Varsavia e ora quella di Budapest.

La Polonia, nelle scorse settimane, si era opposta sostenendo di aver bisogno di rassicurazioni sul legame tra questa proposta e il primo pilastro dell’accordo Ocse riguardante soprattuto la tassazione delle grandi imprese digitali. La presidenza francese avrebbe quindi trovato il modo di rassicurare Varsavia che, durante la riunione degli ambasciatori degli Stati membri nell’Ue (Coreper) di ieri, avrebbe ritirato il veto. A sorpresa, nel corso del Coreper, è arrivato però il veto dell’Ungheria (nella foto: il premier magiaro Viktor Orbán).

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