ROMA (Public Policy) – Impegnare il governo “a rispondere alle preoccupazioni espresse dai cittadini, ad accelerare l’adozione di un sistema di monitoraggio dei campi elettromagnetici, a far rispettare il protocollo d’intesa tra ministero della Difesa e Regione siciliana per la produzione di emissioni a radiofrequenza e a prevedere misure di compensazione per danni accertati alla popolazione”.
E ancora: “Prevedere l’immediata sospensione del sistema ove dal monitoraggio emergessero risultati nocivi per la popolazione e a presentare al Parlamento una relazione annuale”. È quanto prevede l’ordine del giorno Pd-PI, a firma Manuela Granaiola–Aldo Di Biagio, che recepisce la risoluzione delle commissioni Igiene e Ambiente, approvato dal Senato sul Muos (Mobile User Objective System).
L’Aula del Senato ha accolto anche un odg di Gal, a firma di Giuseppe Compagnone, con le modifiche chieste dal governo, che richiama le patologie conseguenti alla presenza del petrolchimico di Gela e impegna l’esecutivo a rassicurare la popolazione prevedendo un monitoraggio costante dei limiti di emissioni elettromagnetiche nonchè ad “assicurare un costante coinvolgimento informativo degli enti locali”, mentre nel primo testo, quello non riformulato, erano presenti anche i comitati No Muos.
Tolto anche l’impegno, nella versione approvata, “a realizzare a Niscemi un centro di ricerca di eccellenza per lo studio delle problematiche legate agli effetti dell’elettromagnetismo”. L’assemblea di Palazzo Madama ha invece respinto le mozioni di M5s e Sel e l’odg della Lega Nord.
COS’È IL MUOS Il Muos è un sistema di comunicazione satellitare per fini militari, ad alta frequenza, gestito dal dipartimento della Difesa Usa e presente, in Italia, a Niscemi, in provincia di Caltanissetta. Il sistema è ancora in fase di sviluppo. (Public Policy)
IAC