ROMA (Public Policy) – “Prevedendo anche un aumento delle nostre attività quello che è logico prevedere è che il prelievo dalla bolletta aumenterà nei prossimi anni, quindi il tema è quello di valutare eventualmente una emissione di obbligazioni per quelle che sono le spese dell’attività di decommissioning“. A dirlo è stato l’amministratore delegato di Sogin, Riccardo Casale, nel corso di un’audizione davanti la commissione Industria al Senato nell’ambito dell’affare assegnato sulle strategie dei nuovi vertici delle società partecipate dallo Stato.
Alla domanda del presidente della 10a commissione, Massimo Mucchetti (Pd), sull’intenzione di Sogin di finanziare la costruzione del deposto nazionale emettendo obbligazioni “che avrebbero come sottostante futuri prelievi della bolletta“, Casale ha quindi risposto: “Personalmente sono d’accordo ma credo che questa proposta debba essere affrontata dall’azionista, oltre che dall’azienda. Se ci verrà chiesto credo che saremo molto felici di fare questo proposta anche perché c’è un tema etico di equilibrio generazionale”.
“Se noi andiamo a vedere – ha aggiunto l’ad di Sogni – i benefici del nucleare sono stati appannaggio delle generazioni precedenti, i costi del decommissioning sono stati tutti appannaggio nostro, e i benefici della messa in sicurezza saranno tutti appannaggio delle generazioni future quindi, in un ottica di spalmare i costi, forse è ragionevole pensare che in questo caso anche le prossime generazioni potrebbero farsene carico”. (Public Policy)
NAF