BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Via libera mercoledì, dalla Commissione Ue, alla comunicazione che stabilisce gli orientamenti per la riforma del Patto di stabilità, che sarà alla base delle discussioni tra gli Stati membri. L’obiettivo è di raggiungere una intesa sulle nuove regole in tempo per i bilanci nazionali 2024.
Come anticipato da Policy Europe sul notiziario in abbonamento del 9 novembre, gli orientamenti proposti dalla Commissione prevedono, al centro della possibile riforma, un maggiore impegno da parte degli Stati membri, con la messa a punto di piani di riduzione nazionali del debito sul medio periodo. I piani nazionali si baseranno su un quadro di riferimento quadriannale della Commissione, e dovranno essere soggetti alla doppia approvazione dell’Esecutivo europeo e del Consiglio. Confermati gli obiettivi di un rapporto tra disavanzo e Pil del 3% e di un rapporto del 60% tra debito e Pil.
Gli Stati membri potrebbero proporre, non prima di quattro anni, un periodo più lungo di aggiustamento della traiettoria di riduzione, estendendo il percorso di aggiustamento fino a tre anni quando il percorso è sostenuto da una serie di impegni di riforma e di investimento a sostegno della sostenibilità del debito. Alla Commissione il compito di sorvegliare l’attuazione dei piani. Resta la possibilità di aprire una procedura di infrazione, con la possibilità – in aggiunta alle sanzioni esistenti – anche di bloccare l’erogazione dei fondi Ue. Rafforzata anche la procedura per gli squilibri macroeconomici (Mip), per identificare tempestivamente i potenziali rischi macroeconomici, con dialogo rafforzato tra la Commissione e Stati membri.
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NAF