di Fabio Napoli
VARSAVIA (Public Policy / Policy Europe) – Gli strumenti messi in campo finora dalla Commissione europea con il suo pacchetto ReArm, per finanziare le esigenze della Difesa, non sono sufficienti. Nessuno lo ha detto in modo così esplicito durante la conferenza stampa al termine del secondo giorno di Consiglio Ue Ecofin informale, ma la quantità di nuove proposte messe sul tavolo dagli Stati membri dimostra che c’è appetito per andare oltre quanto già proposto. La stessa Commissione si è detta aperta a esplorare altre opzioni.
La principale nuove proposta discussa dai ministri dell’Economia Ue durante l’incontro, che non a caso si è svolto all’interno di una fortificazione militare voluta nel XIX secolo dallo zar russo Nicola I, è stata quella di un nuovo meccanismo intergovernativo volontario per la difesa, sul modello del Mes. La proposta è contenuta in un documento del think tank Bruegel commissionato dalla presidenza polacca del Consiglio Ue. Il nuovo meccanismo, che sarebbe aperto anche a paesi terzi, sarebbe capace di raccogliere debito comune sui mercati, procedere con appalti congiunti e detenere capacità di difesa da prestare agli Stati richiedenti.
A quanto apprende Policy Europe da fonti diplomatiche, durante l’incontro sarebbero stati soprattutto gli Stati membri dell’est, direttamente esposti alla minaccia russa, a mostrare più interesse per il nuovo strumento.
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@Naffete