Resocónto

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ROMA (Public Policy) – di Gaetano Veninata – Una volta era la frutta, ora c’è la crisi e si finisce prima di pranzare, cenare, fare colazione. Dunque il linguaggio cambia, silenziosamente. Siamo alla pasta, siamo al panino, siamo al tramezzino, siamo ai grissini, siamo alla pizza:

“Il M5S presenterà un ricorso all’Agcom per chiedere di oscurare lo spot di McDonald’s che spaccia un suo hamburger come cibo per bambini più sano di una pizza. Non possiamo permettere che McDonald’s offenda e ridicolizzi il fiore all’occhiello e il simbolo della gastronomia italiana senza battere ciglio. Renzi, visto che ama spendere sempre tante belle parole per la valorizzazione delle eccellenze italiane, dimostri che ha davvero a cuore questa ricchezza della cucina italiana, che porta lustro alla Campania e all’Italia tutta ed è candidata a diventare patrimonio culturale dell’umanità per l’Unesco: Renzi faccia ritirare subito la sponsorizzazione di McDonald’s da Expo 2015! Se McDonald’s offende l’Italia, l’Italia può far benissimo a meno di McDonald’s, a maggior ragione per l’Expo, che dovrebbe promuovere le eccellenze enogastronomiche e non certo il cibo da fast food. Il tema dell’Expo è ‘nutrire il Paese’, non ingrassarlo” (Valeria Ciarambino, candidata del Movimento 5 stelle alla presidenza della Regione Campania)

No, davvero, non siamo alla frutta. E non stiamo ingrassando. (Public Policy)

@VillaTelesio