Resocónto – Il calzolaio e dove può arrivare

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di Gaetano Veninata

ROMA (Public Policy) – Succede che questa settimana, in aula alla Camera, approdava la proposta di legge delle opposizioni sulla riduzione dell’orario di lavoro, la settimana corta, o se preferite la semana corta. Succede però che l’Italia, con tutti i problemi che ha, non può mettersi a discutere di queste cose, non può perder tempo dietro queste inezie. Il Parlamento ha cose più serie di cui occuparsi.

Lo ha fatto notare a tutti i colleghi, ironicamente, Bobo Giachetti (Iv).

“Penso sia giusto ci sia questo rinvio in commissione perché, finalmente, potremo affrontare i provvedimenti che il Governo ci pone all’ordine del giorno e, quindi, i Nuovi giochi della gioventù che da tanto tempo stiamo aspettando! E – perché no? – le modifiche alla disciplina della Fondazione dell’Ordine costantiniano di San Giorgio. Presidente! Finalmente possiamo occuparci dei problemi di questo Paese e voi – ha aggiunto rivolto scherzosamente alle altre opposizioni – vi dovete vergognare di continuare a farci perdere tempo con queste ‘minchiate’“.

“Onorevole Giachetti, direi che l’ultima parola la espungiamo dal verbale“, gli ha risposto divertito il presidente di turno, il siciliano Giorgio Mulè (FI).

Ciò che non è stato espunto dal verbale è invece il saluto rivolto poco prima, dallo stesso Mulè, agli studenti del Liceo classico-scientifico ‘Plinio il Giovane’ di Città di Castello, presenti in tribuna a Montecitorio. Saluto profetico.

Plinio il Giovane ci riporta indietro nel tempo. Poi capii, nel tempo, perché a un certo punto un professore mi disse una frase che era: ne sutor supra crepidam!, che è una frase di Plinio il Giovane. Ci ho messo qualche anno a capire perché mi disse così. Voi andatela a studiare che così la imparerete, riguarda il calzolaio e dove può arrivare. Grazie, ragazzi, e benvenuti davvero alla Camera dei deputati”. (Public Policy)

@VillaTelesio