di Fabio Napoli
BRUXELLES (Public Policy Europe) – La discussione sulla proposta di nuove risorse proprie, nell’ambito del prossimo Quadro finanziario pluriennale (Qfp 2028-2034), parte in salita, con il fronte dei Paesi frugali che ancora una volta alza gli scudi contro ogni proposta di aumento del bilancio europeo.
Durante il primo dibattito a livello politico che si è svolto a Lussemburgo, al Consiglio Ue Ecofin, venerdì scorso, il vice cancelliere e ministro delle finanze tedesco Lars Klingbeil si è scagliato duramente contro la proposta di nuova risorsa propria sulle imprese (Core), perché “va contro l’obiettivo Ue di rendere l’Unione europea più competitiva, che sarà una delle prioprità per il prossimo Qfp. Quindi – ha detto – rigettiamo questa proposta”. Per il ministro tedesco “spostare semplicemente fondi dagli Stati membri al bilancio Ue non è un approccio sensibile”. Occorre “riconsiderare anche la parte della spesa”.
Sulla stessa linea il ministro delle finanze olandese, Eelco Heinen, che ha criticato per la stessa ragione Core. “Le proposte attuali non sono accettabili – ha poi aggiunto -. Dobbiamo spendere meglio e non di più, soprattutto in tempi in cui i bilanci nazinali sono sotto pressione”.
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