STRASBURGO (Public Policy Europe) – In bilico il livello, la tempistica e le condizioni del contributo dei crediti internazionali di carbonio all’obiettivo del 2040. Questa la principale novità contenuta nell’ultima bozza di compromesso sulla proposta di obiettivo climatico 2040, messa a punto dalla presidenza danese del Consiglio Ue, presa in visione da Public Policy.
Tutti questi elementi – si legge infatti nella proposta di compromesso – “richiedono una discussione politica e pertanto tali riferimenti sono stati inseriti tra parentesi quadre sia nel considerando che nella parte operativa”. La discussione avrà luogo al Consiglio Ue Ambiente del 18 settembre, quando la presidenza danese spera di approvare il mandato negoziale. Eventuali modifiche a questi punti sarebbero compensate con una nuova formulazione del testo per garantire l’integrità ambientale e l’efficacia in termini di costi dei crediti, promuovendo al contempo la leadership tecnologica dell’Ue.
Nel dettaglio, tra parentesi figurano quindi la data di avvio del 2036 e il contributo massimo del 3% al target dei crediti internazionali.
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