Dl Salva Roma, è legge: da aumenti Tasi a piano triennale Capitale

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ROMA (Public Policy) – Più tempo per la rottamazione delle cartelle Equitalia (fino al 31 maggio 2014); più tempo per i bilanci di previsione degli enti locali (fino al 31 luglio 2014); più tempo per Roma per presentare il suo piano triennale di rientro dal debito (120 giorni invece di 90). E poi una precisazione sulla Tasi, che potrà essere aumentata per un massimo dello 0,8 per mille: si pagherà in due rate, la prima di acconto con le aliquote ‘base’ il 16 giugno, e il saldo entro il 16 dicembre.

Solo per quest’anno e per le prime case invece, a meno che i Comuni non deliberino aliquote e detrazioni entro il 31 maggio, la Tasi si pagherà in un’unica rata il 16 dicembre. Queste alcune delle principali norme contenute nel dl Salva Roma ter che oggi, dopo tre tentativi e due ritiri, diventa, finalmente, legge. Al Senato il passaggio è stato rapido e senza modiche, mentre alla Camera in prima lettura sono stati diversi gli innesti fatti nel testo.

Il decreto, in cui sono anche state inserite alcune norme ribattezzate ‘salva Milano e Torino’ e ‘salva Firenze’, è quello in cui, tra le altre cose, è stata anche disposta l’abrogazione della mai nata web tax e che nasce sia per occuparsi della situazione degli enti locali in dissesto che, soprattutto, per risanare i conti di Roma.

ROTTAMAZIONE CARTELLE PROROGATA AL 31 MAGGIO É stato riaperto il tempo per aderire alla rottamazione delle cartelle esattoriali, tra cui Equitalia, di fatto scaduta il 31 marzo. Un emendamento approvato ha prorogato al 31 maggio 2014 la scandenza entro cui si può aderire alla cosiddetta ‘rottamazione’ delle cartelle Equitalia, ovvero alla possibilità di pagare in un unica rata i carichi inclusi in ruoli emessi da uffici statali, agenzie fiscali, regioni, province e comuni, affidati in riscossione fino al 31 ottobre 2013, senza interessi di ritardata iscrizione a ruolo e senza mora.

Un emendamento del governo ha poi fatto slittare anche tutti gli altri termini accessori. Slitta al 31 ottobre 2014 il termine entro cui l’agente riscossore trasmette, anche in via telematica, a ciascun ente interessato, l’elenco dei debitori che hanno aderito alla ‘rottamazione’ delle cartelle ed effettuato il versamento, e il termine entro cui gli stessi agenti informano i debitori dell’avvenuta estinzione del debito. La riscossione dei carichi resta sospesa fino al 15 giugno 2014.

PROROGATO AL 31/7 TERMINE BILANCIO PREVISIONE ENTI LOCALI Gli enti locali avranno tempo fino al 31 luglio 2014 per deliberare il bilancio di previsione 2014. Questa è la seconda proroga quest’anno: di norma il bilancio di previsione deve essere disposto alla fine dell’anno precedente (quindi 31 dicembre 2013 in questo caso), ma il governo con un decreto del ministero dell’Interno del 13 febbraio 2014 aveva già prorogato la deliberazione del bilancio al 30 aprile 2014.

TASI PIÙ CARA: PER PRIMA CASA PAGHI IL 16/12. PER ALTRE ACCONTO-SALDO Viene stabilito che i comuni possono aumentare l’aliquota base della Tasi fino a un massimo dello 0,8 per mille. Inoltre viene disposto che debba essere pagata in due rate, con bollettino postale, la prima il 16 giugno ‘con aliquota e detrazioni dei dodici mesi precedenti’ e la seconda il 16 dicembre a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno in base ad eventuali aumenti deliberati e pubblicati dal comune entro il 28 ottobre.

Per gli immobili diversi dall’abitazione principale, viene previsto, per il primo anno di applicazione della Tasi, ovvero il 2014, il versamento della prima rata è effettuato con riferimento all’aliquota di base, ovvero l’1 per mille, qualora il comune non abbia deliberato una diversa aliquota entro il 31 maggio 2014. Solo per il 2014, per gli immobili adibiti ad abitazione principale, per il primo anno di applicazione della Tasi, il versamento dell’imposta è effettuato in un’unica rata, entro il termine del 16 dicembre 2014, salvo il caso in cui alla data del 31 maggio 2014 sia pubblicata’ online ‘la deliberazione di approvazione delle aliquote e delle detrazioni’.

ROMA: 120 GIORNI PER PIANO RIENTRO. INVIO ANCHE A CORTE CONTI Il Comune di Roma avrà tempo 120 giorni (e non 90 come inizialmente stabilito) dall’entrata in vigore della legge per trasmettere al ministero dell’Interno, al Mef, alle Camere e alla Corte dei Conti il rapporto sul disavanzo di bilancio e il piano triennale di riduzione del disavanzo.

PER ESUBERI PA DOPO MOBILITÀ PRIORITÀ IN FUTURI CONTRATTI Il personale in esubero delle società partecipate dalle Pa, rimasto senza lavoro dopo le procedure di mobilità verso altre società, avrà la precedenza, a parità di requisiti, per l’impiego in lavori ‘a contratti di somministrazione di lavoro per esigenze temporanee o straordinarie dalle stesse pubbliche amministrazioni’.

TASI, CARICHI INFERIORI ALL’IMU Le detrazioni introdotte dai comuni per la Tasi potranno generare effetti sul carico di imposta anche inferiori a quelli previsti per l’Imu.

ESENTI DA TASI IMMOBILI CHIESA, RIFUGI ALPINI Viene disposta l’esenzione dalla Tasi degli immobili posseduti dallo Stato e da altri enti pubblici utilizzati per fini istituzionali, i rifugi alpini non custoditi, i punti di appoggio e i bivacchi e gli immobili non commerciali posseduti dalla Chiesa. Nel caso di immobili oggetto di ‘multiproprietà’ l’Imu la deve pagare l’amministratore del bene, che poi ‘può prelevare l’importo necessario dal fondo comune attribuendo le quote ai singoli titolari con addebito nel rendiconto annuale’. Vengono inoltre esentati dalla Tasi anche i rifugi alpini non custoditi, i punti d’appoggio e i bivacchi.

COMUNI POSSONO ESTENDERE RIDUZIONI TARI I comuni possono introdurre nel proprio regolamento ulteriori riduzioni per la Tari (la tassa sui rifiuti) rispetto a quelle previste dalla Stabilità. I comuni possono prevedere altre riduzioni o esenzioni rispetto a quelle già previste per abitazioni con unico occupante, ad uso stagionale, di residenti all’estero, fabbricati rurali.

NIENTE ESENZIONE TARI PER RIFIUTI SPECIALI, DECIDE COMUNE SU SCONTI Sarà il comunale, con proprio regolamento, a decidere su eventuali riduzioni della Tari per rifiuti assimilati avviati al riciclo dal produttore, direttamente o tramite soggetti autorizzati. Il comune dovrà individuare le aree di produzione di rifiuti speciali non assimilabili e i magazzini ai quali si estende il divieto di assimilazione. In caso di conferimento al servizio pubblico di raccolta di rifiuti urbani di rifiuti speciali non assimilati si applicano sanzioni quali l’arresto da tre mesi a un anno o ammenda da 2.600 euro a 26mila euro se si tratta di rifiuti non pericolosi; arresto da sei mesi a due anni e ammenda da 2.600 euro a 26mila euro se si tratta di rifiuti pericolosi.

TARI: SI PAGA CON BOLLETTINO IN DUE RATE O IN UNICA CON TASI I termini di pagamento per la Tari sono stabiliti dal comune prevedendo, di norma, almeno due rate a scadenza semestrale e in modo differenziato rispetto alla Tasi o in un’unica rata a giugno.

TARI: IN 2014-15 COEFFICIENTI ANCHE +50% DI METODO NORMALIZZATO Nella determinazione della Tari (la tassa sui rifiuti) i comuni potranno, per gli anni 2014 e 2015, utilizzare coefficienti superiori o inferiori del 50% a quelli del cosiddetto metodo normalizzato, e non considerare i coefficienti previsti dalle tabelle per l’attribuzione della parte fissa della tariffa alle utenze domestiche.

PRIMA DATI ALLINEATI, POI CALCOLO TARI SU SUPERFICI CATASTALI L’adozione delle superfici catastali come base imponibile di riferimento per calcolare la Tari (tassa sui rifiuti) avverrà solo dal 1° gennaio dell’anno successivo all’emanazione di un apposito provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, di concerto con la Conferenza Stato-Città, che attesti il completo allineamento tra i dati catastali, i dati della toponomastica e la numerazione civica in possesso dei Comuni e delle Entrate.

ROMA: PER PARTECIPATE IN PERDITA FUSIONI, MOBILITÀ O DISTACCO Nell’ambito del piano triennale di rientro del debito di Roma Capitale, il Comune dovrà operare una ricognizione dei fabbisogni di personale nelle società partecipate, prevedendo la mobilità interaziendale, il distacco e/o la fusione delle partecipate che svolgono funzioni omogenee.

TORNA STANZIAMENTO 28,5 MLN PER DIFFERENZIATA CAPITALE Viene reintrodotto il contributo statale di 28,5 milioni di euro per sostenere la raccolta differenziata dei rifiuti a Roma. Milioni che erano stati stanziati dai due precedenti decreti Salva Roma ma che erano saltati nell’ultima versione.

ROMA: IN PIANO RIENTRO FOCUS SU STIPENDI CONTROLLATE- PARTECIPATE Nel suo piano di rientro triennale il Comune di Roma dovrà anche ‘operare la ricognizione di tutte le controllate e partecipate del Comune, evidenziando il numero di consiglieri e degli amministratori, nonché le somme totali erogate per ciascuno di essi’.

ROMA: INDENNITÀ DIRIGENTI PARTECIPATE LEGATI A OBIETTIVI BILANCIO Sempre nel piano di rientro dal debito di Roma Capitale si dovrà anche prevedere di ‘responsabilizzare i dirigenti delle società partecipate, legando le indennità di risultato a specifici obiettivi di bilancio’.

ROMA: IN MASSA PASSIVA ONERI DA ESPROPRIO IMMOBILI PRIMA DEL 2008 Il Commissario al debito di Roma potrà inserire nella massa passiva del piano di rientro gli eventuali altri debiti derivanti da obbligazioni ed oneri del Comune di Roma anteriori al 28 aprile 2008, inclusi quelli derivanti dall’esproprio degli immobili utilizzati per scopi di interesse pubblico senza un valido provvedimento, per cui la legge impone il pagamento di un indennizzo al proprietario.

PER ENTI LOCALI SCIOGLIMENTO ‘INCENTIVATO’ E ALIENAZIONE CONTROLLATE Le pubbliche amministrazioni locali potranno provvedere allo scioglimento ‘incentivato’ (ovvero a tassazione ridotta) e all’alienazione delle partecipazioni delle proprie controllate. Viene disposto in particolare che le pubbliche amministrazioni locali indicate nell’elenco degli enti e degli organismi appartenenti al conto economico consolidato della pubblica amministrazione e le loro società controllate direttamente o indirettamente possono procedere allo scioglimento della società controllata direttamente o indirettamente.

E se lo scioglimento è in corso o è deliberato entro un anno, gli atti e le operazioni in favore di pubbliche amministrazioni posti in essere in seguito allo scioglimento sono esenti da imposizione fiscale, ad eccezione dell’Iva, e sono assoggettati in misura fissa alle imposte di registro, ipotecarie e catastali.

NORMA ‘SALVA MILANO-TORINO’: FONDO SVALUTAZIONE CREDITI A 20% Con una norma che va a favorire soprattutto i comuni di Milano e Torino si è stabilito che per il 2014 il fondo svalutazione crediti non può essere inferiore al 20% dei residui attivi, di cui ai titoli primo e terzo dell’entrata, aventi anzianità superiore a 5 anni’. Così facendo si aumenta all’80% la quota di crediti esigibili da poter iscrivere in bilancio, e quindi di risorse liberate.

NORMA ‘SALVA FIRENZE’ SU ‘SANATORIA’ DIPENDENTI COMUNI MA NON DA 2009 Nel corso dell’esame nelle commissioni è stata approvata una norma che, da quanto si apprende, andrebbe a sanare una situazione del comune di Firenze, come di diversi altri comuni. La norma in questione riguarda una sanatoria per quegli enti locali che avessero sforato i limiti nell’utilizzo dei fondi per la contrattazione decentrata per assunzioni o allungamenti di orari dei propri dipendenti pubblici, prima dell’entrata in vigore dei limiti imposti dalla legge Brunetta del 2009. Originariamente, con un ‘blitz’ nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, era passata anche la norma che estendeva questa sanatoria anche ai contratti e agli accordi fatti dopo il 2009.

Una parte di norma tolta poi per volere della Ragioneria dello Stato. Ora si prevede che, ‘fermo restando l’obbligo di recupero delle somme indebitamente utilizzate, la sanzione della nullità delle clausole contrattuali e dei limiti adottate in violazione dei vincoli finanziari imposti alla contrattazione collettiva integrativa non trova applicazione con riferimento agli atti di costituzione e di utilizzo dei fondi, comunque costituiti, adottati prima dei termini fissati dalla legge Brunetta del 2009, a condizione che le regioni e gli enti locali: abbiano rispettato il patto di stabilità interno; non abbiano comportato il riconoscimento giudiziale di responsabilità erariale; abbiano rispettato la vigente disciplina in materia di spese ed assunzione di personale; abbiano rispettato le disposizioni sul contenimento delle spese in materia di impiego pubblico’.(Public Policy)

VIC