ROMA (Public Policy) – Verrà dato un incentivo ai datori di lavoro agricoli, per un massimo di 5mila euro a lavoratore, che assumano, tra il 1° luglio 2014 e il 30 giugno 2015, giovani tra 18 e 35 anni a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno triennale. I giovani in questione dovranno essere privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi e privi di un diploma di scuola media superiore o professionale. È quanto dispone una bozza dl dl Agricoltura-Ambiente che dovrebbe approdare oggi in Consiglio dei ministri.
Gli incentivi, si legge nella bozza che dovrebbe approdare in Cdm, verranno erogati da un fondo ad hoc in cui confluiranno nel 2014 1 milione di euro; nel 2015 25 milioni; nel 2016 9,5 milioni di euro. Secondo la relazione tecnica “la platea di giovani che potrebbe essere interessate da un incentivo volto a stabilizzare il lavoro agricolo, attraverso la stipula di un contratto consolidato di almeno 102 giornate lavorative o con contratto a tempo indeterminato, è di 212 mila persone.
La misura dell’incentivo, valutabile in un terzo della retribuzione imponibile, è stimabile mediamente in circa 19 euro a giornata. Il massimale previsto per ciascun lavoratore consentirebbe di incentivare contratti di lavoro consolidato per oltre 150 giornate lavorate”. Le assunzioni, viene disposto, devono comportare un incremento occupazionale netto e l’incentivo sarà pari a un terzo della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali corrisposta per ciascuna giornata di lavoro che determini un incremento occupazionale, per un periodo di 18 mesi, “ed è corrisposto al datore di lavoro unicamente mediante conguaglio nelle denunce contributive presentate secondo le regole vigenti per il versamento dei contributi in agricoltura”.
Il valore annuale dell’incentivo, si legge ancora, “non può comunque superare l’importo di 5.000 euro per lavoratore assunto a tempo indeterminato e di 3.000 euro per lavoratore assunto a tempo determinato” (Public Policy) VIC