ROMA (Public Policy) – L’ipotesi emersa due settimana fa – di modificare alla Camera il ddl Concorrenza – sta lasciando il passo all’intenzione di non toccare il provvedimento approvato dal Senato con il voto di fiducia e senza novità rispetto al testo varato a giugno dal Cdm.
In base a quanto apprende Public Policy, martedì scorso ci sarebbe dovuto essere un incontro di maggioranza (poi annullato) proprio per fare il punto sull’iter del provvedimento a Montecitorio. Per adesso, riferiscono fonti parlamentari di maggioranza, l’intenzione sarebbe quella di blindare il testo, anche in vista dell’arrivo della legge di Bilancio dopo il passaggio a Palazzo Madama.
Secondo quanto si apprende, infatti, in conferenza dei capigruppo è stata avanzata la “richiesta di deliberazione di urgenza sul ddl” che sarà “al primo punto dell’ ordine del giorno” di martedì 11 novembre. Se approvata, l’esame del provvedimento – già licenziato dal Senato con fiducia – avverrà da martedì 9 dicembre. La richiesta di urgenza si giustificherebbe – si apprende – nel fatto che il contenuto del ddl rappresenta una milestone del Pnrr.
Bisognerà quindi cercare un veicolo normativo alternativo per i temi su cui c’era l’intenzione di intervenire: è il caso del correttivo sull’accreditamento sanitario e dell’intervento annunciato dal ministro Adolfo Urso contro l’ultra fast fashion.
Il disegno di legge è stato intanto incardinato martedì 4 novembre in commissione Attività produttive. Il relatore è il deputato di Fratelli d’Italia Silvio Giovine. (Public Policy) GPA





