ALITALIA, PER L’IBL È AIUTO DI STATO: “ECCO COME FARE PER SEGNALARLO ALL’UE”

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ALITALIA, PER L'IBL È AIUTO DI STATO: ECCO COME FARE PER SEGNALARLO ALL'UE

(Public Policy) – Roma, 16 ott – L’intervento del governo Letta nell’operazione Alitalia-Poste costituisce una forma di aiuto di Stato illegale, che viola le norme comunitarie? Sì, almeno secondo l’Istituto Bruno Leoni, che con un post di uno dei suoi fondatori, l’economista Carlo Stagnaro, spiega come fare per segnalare l’abuso all’Unione europea, con tanto di modulo online.

LA NORMATIVA UE
La normativa europea sugli aiuti di Stato punisce “qualunque forma di intervento pubblico – spiega Stagnaro – che prefiguri un vantaggio discrezionale a favore di specifici operatori di mercato”. Ecco le caratteristiche che definiscono un aiuto di Stato illegale: – Deve esserci un intervento diretto da parte dello Stato; – l’intervento deve produrre un vantaggio economico a favore del beneficiario; – il beneficiario deve essere individuato su basi selettive; – l’aiuto deve comportare una distorsione del processo competitivo; – l’intervento può comportare una violazione del libero scambio tra gli Stati membri dell’Unione europea.

LE MOTIVAZIONI DELL’IBL
“L’aiuto di Stato – si legge nel post di Stagnaro – consiste nel fondamentale contributo dato dal Governo, attraverso la sua regia e attraverso l’intervento diretto di Poste Italiane, alla ricapitalizzazione di Alitalia. Il beneficiario dell’operazione è Alitalia e, indirettamente, i suoi azionisti e i sindacati più forti all’interno della compagnia. A causa dell’intervento pubblico la competizione è distorta perché viene impedita l’uscita di un soggetto dal mercato. Tutto ciò va a detrimento anche del libero scambio all’interno dell’Ue, perché cambiano le condizioni a cui un soggetto comunitario può acquisire Alitalia o quel che ne resta”.

IL MODULO ONLINE
Anche organizzazioni non governative e semplici cittadini, oltre ai diretti concorrenti che si ritengono danneggiati, possono effettuare segnalazioni in materia, in qualunque lingua parlata all’interno dell’Ue. “Per presentare la segnalazione – spiega l’economista dell’Istituto Bruno Leoni – è possibile scaricare” un modulo, “compilarlo e inviarlo per posta o per email, oppure compilarlo online”.

Nel modulo è poi richiesto di specificare che tipo di informazioni si hanno relativamente “alle presunte misure di aiuto”, oltre alla richiesta di specificare beneficiari e motivi precisi della denuncia. Infine si chiede “di elencare e, se necessario, allegare i documenti e le prove a sostegno della denuncia”. (Public Policy)

GAV