di Fabio Napoli
BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Sono quattro le nuove sigle entrate nel gruppo Ecr. Questo quanto deciso dalla riunione del gruppo che si è svolta mercoledì al Parlamento Ue. Ogni nuovo partito ha eletto un solo membro, dunque salgono a 77 i seggi Ecr. Le nuove sigle arrivano da Croazia (Movimento patriottico), Cipro (Fronte popolare nazionale), Lussemburgo (Partito riformista di Alternativa democratica), Finlandia (The Finns Party). A quanto si apprende da diverse fonti interne al gruppo il tema del possibile ingresso del partito di Viktor Orbán Fidesz non è stato invece affrontato.
Il gruppo – come riferiscono deverse fonti a Policy Europe – sarebbe spaccato. A favore di un ingresso ci sono i polacchi del Pis (con 19 deputati), gli spagnoli di Vox (che contano 6 parlamentari) e i francesi di Reconquete (con 5 deputati). Totalmente contrari sarebbero i belgi dell’Alleanza delle Nuove Fiandre (con 3 deputati), i cechi del Partito civico democratico (3 deputati), gli svedesi di Sverigedemokraterna (3 deputati) e i Veri finlandesi (1 deputato). Fratelli d’Italia, che sarà la delegazione più numerosa con 24 deputati, ancora non si è esposta ma la sua posizione, arrivata direttamente da Roma, sarebbe di far aspettare Orbán in sala d’attesa. Una posizione più attendista dettata anche dalla situazione politica delicata (con le nomine delle istituzioni apicali dell’Ue ancora in corso) e la posa più istituzionale di Giorgia Meloni. Per il momento la priorità – riferiscono fonti interne al partito – è quella di non spaccare il gruppo, visto che alcune delegazioni, come quella belga, hanno già annunciato la loro fuoriuscita in caso di ingresso di Orbán. In questo quadro i polacchi del Pis sarebbero impazienti e avrebbero chiesto una decisione a breve.
Per ora le certezze interne al gruppo Ecr sembrano essere due, secondo quanto riferito da diverse fonti interne al gruppo: la presidenza sarà affidata di nuovo a un italiano (Nicola Procaccini per FdI) e a un polacco; mentre la possibilità di un supergruppo di destra Id-Ecr è sicuramente fuori dal tavolo dei negoziati.
@Naffete
(foto cc Palazzo Chigi)