ROMA (Public Policy) – Sarà “vietata l’acquisizione di ogni forma di comunicazione, anche diversa dalla corrispondenza, intercorsa tra l’imputato e il proprio difensore, salvo che l’autorità giudiziaria abbia fondato motivo di ritenere che si tratti di corpo del reato”.
Lo prevede un emendamento riformulato a prima firma del capogruppo di FI in commissione Giustizia Pierantonio Zanettin, approvato mercoledì mattina dalla 2a di Palazzo Madama al ddl Giustizia, il testo messo a punto dal Guardasigilli Carlo Nordio.
“L’autorità giudiziaria o gli organi ausiliari delegati interrompono immediatamente le operazioni di intercettazione quando risulta che la conversazione o la comunicazione rientra tra quelle vietate”, stabilisce l’emendamento approvato.