ROMA (Public Policy) – Abbassare da 15 a 5 i giorni di assenze ingiustificate dopo i quali scatterebbero le dimissioni automatiche del lavoratore o meglio, come si legge nella norma, dopo i quali “il rapporto di lavoro si intende risolto per volontà del lavoratore”.
Lo chiedeva un emendamento di Forza Italia, a prima firma del senatore Roberto Rosso, presentato e poi ritirato al ddl Lavoro al Senato.
La proposta degli azzurri puntava a riportare il termine a quello originariamente previsto dal testo. Prima delle modifiche apportate durante l’esame alla Camera, infatti, la disposizione prevedeva che il contratto si risolvesse per volontà del lavoratore dopo 5 giorni di assenze ingiustificate.
Resta fermo, in ogni caso, il termine diverso eventualmente “previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro“. Anche su questo, Forza Italia chiedeva che venisse precisato che il Ccnl a cui fare riferimento fosse quello “sottoscritto dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale”.