ROMA (Public Policy) – In arrivo un’app pubblica per consultare i prezzi medi dei carburanti. Lo prevede un emendamento del Governo presentato in commissione Attività produttive alla Camera, al decreto Carburanti/Trasparenza.
Nello specifico la proposta di modifica punta a stabilire che, per “garantire un’adeguata diffusione presso l’utenza dei dati comunicati e delle medie pubblicate, il ministero delle Imprese e del made in Italy, di concerto con il ministero dell’Economia e delle finanze, sviluppa e rende disponibile gratuitamente, per il tramite di soggetto in house ovvero su base convenzionale con amministrazioni dotate di specifica competenza, un’applicazione informatica, fruibile a mezzo di dispositivi portatili, che consenta la consultazione dei prezzi medi” della benzina, “nonché dei prezzi praticati dai singoli esercenti, tramite apposite funzioni di selezione, anche su base geografica, a disposizione degli utenti”.
Per lo sviluppo dell’app sono stanziati 500.000 euro per il 2023 e 100.000 euro dal 2024 per il supporto tecnico specialistico e i servizi correlati alla gestione dell’applicazione.
Rimarrebbe poi anche l’obbligo di esporre una cartellonistica con i prezzi medi, ma con alcune novità. Con lo stesso emendamento, infatti, l’Esecutivo punta a rivedere anche le informazioni da comunicare all’utenza. Il testo approvato da Palazzo Chigi, infatti, prevede l’obbligo per i distributori di carburanti di indicare, presso i singoli impianti, la media aritmetica dei prezzi praticati su base regionale.
Con l’emendamento, come richiesto anche da alcune proposte parlamentari, sarebbe comunicata la media aritmetica, su base regionale e delle province autonome, dei prezzi comunicati per quanto riguarda la rete non autostradale; per quanto riguarda la rete autostradale, sarebbe comunicata la la medio aritmetica su base nazionale.