L’Antitrust torna sulle concessioni idroelettriche: proroga è vulnus

0

ROMA (Public Policy) – Tra le “eventuali integrazioni al testo del ddl Concorrenza licenziato dal Senato, pur consapevoli dell’oggettività difficoltà ad addivenirvi, richiamo l’attenzione” sul tema delle concessioni idroelettriche. “Si ricorda il favor dell’Autorità per l’adozione di specifiche procedure di gara e più in generale la necessità di adottare per le concessioni idroelettriche procedure di assegnazione che rispettano parametri competitivi, equi e trasparenti”.

Lo ha detto Guido Stazi, segretario generale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), in audizione martedì in commissione Attività produttive alla Camera sul ddl Concorrenza, già approvato da Palazzo Madama senza modifiche rispetto al testo licenziato a giungo dal Cdm.

“È ben noto che, per le loro caratteristiche, gli impianti idroelettrici non sono facilmente replicabili e rappresentano dunque una risorsa scarsa rispetto alla quale l’assegnazione di concessioni mediante gara appare lo strumento giuridicamente più coerente con i principi di concorrenza accolti a livello nazionale ed europeo. Del resto, la cessazione del regime delle proroghe rappresenta un impegno assunto dall’Italia con l’Unione europea nell’ambito dei finanzianti relativi al Piano Next generation Eu”, ha aggiunto Stazi.

“La mera proroga di vigenti rapporti concessori determinerebbe un significativo vulnus all’efficienza produttiva del settore rischiando di scoraggiare investimenti e di perpetuare per gli attuali concessionari rendite di posizioni che non appaiono più in alcun modo giustificate”, ha concluso. (Public Policy) GPA