Direttiva Sup, l’Italia rischia la procedura d’infrazione

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di Fabio Napoli

BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – L’Italia rischia di ricevere una procedura d’infrazione per errata applicazione della direttiva Sup, la nuova normativa sulla plastica monouso. Il dlgs di recepimento entrerà infatti in vigore come previsto (il 14 gennaio 2022), nonostante un parere circostanziato della Commissione Ue inviato a dicembre, di cui Policy Europe ha preso visione, obblighi l’Italia a rimandarne l’applicazione al 23 marzo.

Nel parere circostanziato sono due i punti del dlgs di recepimenti criticati da Bruxelles, gli stessi che erano finiti al centro del dibattito questa estate: il sottile rivestimento in plastica (cosiddetto lining o coating); e le plastiche biodegradabili. Per quanto riguarda il lining, la normativa italiana esclude dalla definizione di plastica i rivestimenti aventi “un peso inferiore al 10 per cento rispetto al peso totale del prodotto, che non costituiscono componente strutturale principale dei prodotti finiti”.

La Commissione osserva che questa definizione differisce da quella della direttiva, ricordando però come le definizioni originarie approvate a Bruxelles “non impongono – si legge nel parere -, alcuna soglia per la quantità di plastica da includere nel prodotto affinché possa essere considerato un prodotto di plastica monouso. Non vi sono altri elementi nella direttiva, né nella storia legislativa, che indichino che tali definizioni dovrebbero essere interpretate in modo tale da richiedere una percentuale minima di contenuto di plastica per costituire un prodotto di plastica monouso”. Quindi, “dato che tale soglia del 10% esclude dal campo di applicazione delle norme sui prodotti di plastica monouso determinati prodotti che sarebbero  inclusi in tale ambito senza tale soglia quantitativa, la misura può incidere sul mercato interno“.

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@Naffete