ROMA (Public Policy) – Ha preso il via il confronto tra Governo e sindacati per studiare la riforma delle pensioni e mettere a punto le regole previdenziali post Quota 102. La scorsa settimana, infatti, i ministri del Lavoro e dell’Economia, Andrea Orlando e Daniele Franco, hanno tenuto un primo incontro a cui seguiranno, già questa settimana, una serie di incontri tecnici. Un nuovo confronto politico è atteso per il 7 febbraio.
I capitoli più caldi del confronto si preannunciano la flessibilità in uscita, le pensioni di garanzia per i giovani, il riconoscimento del lavoro di cura per le donne e la previdenza complementare. “Questo primo incontro è la prosecuzione del lavoro che abbiamo impostato con il metodo del dialogo sociale e che deve portare in tempi relativamente brevi ad interventi di riforma”, ha commentato Orlando.
Già per giovedì, come detto, è in calendario un incontro tecnico con al centro le pensioni dei più giovani (che secondo i sindacati rischiano di avere assegni troppo bassi a causa del sistema totalmente contributivo e di una carriera professionale spesso frammentata) e le donne.
Di orizzonte più vicino è un nuovo dl Sostegni. “Non manca molto ormai, questa settimana (giovedì; Ndr) il testo approderà in Consiglio dei ministri, con una dote di almeno un miliardo di euro”, ha detto il sottosegretario all’Economia Federico Freni in un’intervista a Il Corriere della sera. “L’obiettivo è garantire un sostegno concreto alle attività che hanno subito un pregiudizio immediato da questa quarta ondata, a partire dal comparto turistico, le discoteche, i settori dello sport e dello spettacolo” sottolinea. Per Freni inoltre, dopo il decreto potrebbe essere necessario uno scostamento di bilancio: “Una cosa è certa: questo Governo nasce ed ha una ragione d’essere nella capacità, dimostrata sino ad oggi, di dare risposte concrete ai problemi reali di famiglie e imprese. Lo conferma l’impegno per contenere i rincari dell’energia. Se per fare tutto ciò servirà un nuovo scostamento si proporrà al Parlamento un nuovo scostamento, senza se e senza ma”.
Sul tavolo del Governo, poi, un altro provvedimento per calmierare gli aumenti delle bollette, soprattutto per quei settori industriali particolarmente colpiti alla luce degli alti consumi richiesti. (Public Policy) FRA