Il documento 5 stelle per cambiare i decreti Sicurezza

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ROMA (Public Policy) – “La riforma dello Sprar, auspicata da tutti i partiti che sostengono il Governo, deve andare oltre una mera operazione di ripristino della situazione preesistente. Nello Sprar infatti devono convogliare sia la prima che la seconda accoglienza, con un sostanziale ridimensionamento di centri di accoglienza straordinaria e grandi centri. Nella revisione complessiva del sistema dovranno essere sentite le Regioni e i Comuni”.

Questa una delle proposte del Movimento 5 stelle contenute in un documento messo a punto in vista della revisione dei decreti Sicurezza, di cui Public Policy ha preso visione.

E ancora: “Tutti i permessi di soggiorno (anche quelli per protezione speciale e per cure mediche, una volta superate le condizioni di salute di gravi condizioni psico-fisiche o derivanti da gravi patologie) dovrebbero essere convertibili in permessi di soggiorno per motivi di lavoro al fine di favorire i processi di integrazione”.

“Si propone inoltre di rafforzare la valenza del permesso per atti di particolare valore civile, accompagnando la previsione del permesso anche per comprovata integrazione quando lo straniero abbia dimostrato di essere radicato nel territorio nazionale e integrato nel tessuto civile, sociale e ordinamentale del Paese. Si prevede inoltre di permettere ai sindaci di segnalare ai prefetti competenti siffatti casi singolarmente”.

Dai 5 stelle arriva poi la conferma delle sanzioni – come previste dal decreto Sicurezza bis se le navi che trasportano migranti non rispettano il divieto di transito e sosta. Nel nuovo testo il divieto dovrebbe essere deciso dal Mit e non più dal Viminale.

Per i centri adibiti alla prima accoglienza dei migranti, i 5 stelle chiedono infine di fissare un tetto non superiore a 100 posti. (Public Policy) SOR