ROMA (Public Policy) – È stata incardinata martedì 5 novembre nella commissione Attività produttive della Camera la proposta di legge del Movimento 5 stelle, a prima firma della deputata Emma Pavanelli, che mira a definire il quadro normativo nazionale per l’impiego dell’intelligenza artificiale nell’e-commerce, delegando il Governo in materia di disciplina delle funzioni di vigilanza.
Il testo arriva all’esame della commissione di Montecitorio proprio mentre in 8a Senato si attendono gli emendamenti al ddl di iniziativa governativa che si occupa più ampiamente di intelligenza artificiale, focalizzandosi però su protezione dei dati, governance, diritto d’autore e sanzioni e accompagnando, nelle intenzioni, “il quadro regolatorio europeo” (cioè l’Ia Act approvato a marzo dal Parlamento europeo che troverà applicazione soprattutto a partire dal 2026).
In X Camera, il relatore Novo Umberto Maerna (FdI) ha illustrato ai componenti della commissione gli 8 articoli della pdl del M5s, che, oltre alla vigilanza e alla protezione dei dati (temi affrontati anche dal ddl governativo), interviene sulla valutazione etica degli algoritmi, mirando a vietare le discriminazioni e a introdurre maggiori tutele per i consumatori, prevedendo anche risorse attraverso uno specifico Fondo per le imprese che investono in soluzioni sostenibili.
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MAR