EDILIZIA, BANCA MONDIALE: IN ITALIA 13 PROCEDURE E 231 GIORNI PER I PERMESSI

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(Public Policy) – Roma, 15 nov – Un’impresa italiana che
deve ottenere dei permessi edilizi deve avviare, in media,
13 procedure, che mediamente richiederanno per essere
completate, 231 giorni. Il costo complessivo è pari al 231%
del reddito pro capite. Lo rivela la ricerca Doing Business
2013, della Banca Mondiale, che analizza il contesto
italiano per le attività imprenditoriali.

A livello europeo, il processo di ottenimento dei permessi
edilizi è leggermente più complesso di quello italiano
(richiede 14 procedure), ma più veloce (182 giorni) e
significativamente meno costoso (99,6%) del reddito pro
capite) nella media dei Paesi dell’Unione europea.
In Danimarca, top performer tra le economie
europee nella classifica mondiale Doing Business 2013,
ottenere un permesso edilizio richiede solo 8 procedure e 68
giorni, per un costo pari al 57,1% del reddito pro capite.

GLI INTERVENTI PROPOSTI NEL RAPPORTO
Per migliorare i procedimenti di rilascio dei permessi
edilizi, la Banca Mondiale suggerisce vari interventi. In
primo luogo: migliorare il coordinamento tra gli Sportelli
unici e i vigili del fuoco, l’azienda sanitaria e le
pubbliche amministrazioni in genere.

La ricerca rileva che in molte città, c’è la percezione che
rivolgersi agli sportelli unici per l’edilizia rallenti il
processo di rilascio di tutte le autorizzazioni. Per rendere
più efficiente l’intero procedimento di rilascio dei
permessi, dunque, il comando dei vigili del fuoco, l’azienda
sanitaria e gli altri enti dovrebbero essere incoraggiati,
secondo le analisi della Banca mondiale, a cooperare con gli
Sportelli Unici.

Gli enti dovrebbero essere premiati quando virtuosi e
multati quando bloccano il procedimento per motivi non
chiari. Inoltre, un sistema di Sportelli Unici più
efficiente richiede che questi siano dotati di maggiori
risorse umane e finanziarie rispetto a quelle di cui
attualmente dispongono nella maggioranza delle città.
Altri interventi possibili si potrebbero attuare per
ridurre i tempi per il rilascio dei permessi di costruire da
parte dei Comuni (nelle città con più di 100 mila abitanti
sono in media di 150 giorni). A questo scopo, si potrebbe
adottare un modello già utilizzato in Baviera, di
differenziazione in base al rischio.

La Banca mondiale propone poi l’impiego di strumenti per la
domanda telematica dei permessi, l’istituzione di “gruppi di
lavoro” che aiutino le Pa stesse a interpretare le
normative, e la sostituzione dei pareri sanitari delle Asl
con autocertificazioni di conformità da parte di
professionisti abilitati, almeno per gli edifici commerciali
semplici. (Public Policy)

LEP