ROMA (Public Policy) – Di 2.804.518 reati totali nel 2013 il 41,35% hanno avuto come vittime le donne, in leggero aumento rispetto agli anni precedenti, erano il 40,75% nel 2011 e il 41,03% nel 2012. Sono i dati preliminari dell’Oscad, l’osservatorio di polizia di stato e carabinieri sugli atti discriminatori, presentati questa mattina da Enzo Calabria, dirigente della polizia di Stato al ministero degli Interni e componente dell’Osservatorio, durante l’incontro organizzato dal Telefono rosa alla sede della stampa estera di Roma.
Calabria ha presentato i dati in chiave di genere, non solo il semplice dato del sesso delle vittime. Per lo stalking si è passati da 5.914 denunce nel 2009 a 10.708 l’anno scorso. Gli autori nell’85% dei casi sono uomini, con un leggero calo rispetto al 2009, allora gli uomini erano l’87,33%. L’ammonimento dei questori nel caso di reati di stalking è aumentato da 1027 nel 2009 a 1077 lo scorso anno.
Calabria ha commentato: “L’ammonimento funziona, la recidiva in questi casi si è dimezzata dal 2009 ad oggi”. I divieti di avvicinamento nei confronti della vittima sono stati 2514 lo scorso anno contro i 724 del 2009. Le denunce per maltrattamenti sono salite da 8924 nel 2009 a 11045 l’anno scorso.
FEMMINICIDIO E MALTRATTAMENTI
Gli omicidi sono stati 500 lo scorso anno, erano 614 nel 2009. “È il minimo storico dal Regno d’Italia” ha detto Calabria, aggiungendo: “Gli omicidi di uomini continuano a scendere mentre gli omicidi nei confronti delle donne sono stabili, tendenti all’aumento”. Infatti gli uomini uccisi erano 466 cinque anni fa, sono stati 323 l’anno scorso, le donne uccise erano 148 nel 2008, sono state 177 nel 2013.
“Abbiamo un gruppo di lavoro sul termine femminicidio, che per noi che siamo lo Stato non ha una valenza giuridica perché non è codificato dal nostro codice penale. Comunque gli omicidi di donne da parte di uomini che vengono uccise perché donne non sono molto alti” ha commentato Calabria.
Per quanto riguarda gli omicidi in ambito familiare e affettivo (che l’Oscad chiama Afa), dove c’è una relazione tra omicida e vittima, manifestano “un trend stabile”: erano 199 nel 2009, sono stati 172 l’anno scorso di questi 120 sono a danno di donne, 52 di uomini, erano in un rapporto di 130 a 69 nel 2009.
L’Oscad ha anche fornito il dato sugli omicidi totali in contesti familiari compiuti dall’inizio dell’anno: “Gli omicidi scendono di più del 20% confrontati con lo stesso periodo del 2013”. Sono 18 rispetto ai 30 dell’anno scorso, ad essere vittima sono più gli uomini, 10 a 8 sulle donne. Non si sa se gli omicida sono di sesso maschile o femminile.(Public Policy)
LAP