FISCO, LA LEGGE DELEGA SULLA RIFORMA TRIBUTARIA /SCHEDA

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(Public Policy) – Roma, 12 set – Riordinare il sistema
fiscale, per renderlo più “equo, trasparente, e orientato
alla crescita”. E’ lo scopo della legge delega presentata
dal Governo alla Camera lo scorso 15 giugno, la cui
discussione è stata avviata alla commissione Finanze.
Tra gli obiettivi prioritari della norma, secondo quanto si
legge nella relazione introduttiva, c’è la riforma del
sistema tributario in direzione di una maggiore certezza e
stabilità. I frequenti mutamenti normativi, secondo i
legislatori, generano da un lato “costi aggiuntivi di
adempimento” e dall’altro “modificano anche le convenienze
relative su cui erano basate le decisioni prese in passato
e, soprattutto, generano incertezza”.
Ecco alcuni degli interventi predisposti nel testo.

REVISIONE DEL CATASTO FABBRICATI
Sarà attuata dall’Agenzia del territorio in collaborazione
con i Comuni, con l’obiettivo di attribuire a ciascuna unità
immobiliare il relativo valore patrimoniale e la rendita.

MONITORAGGIO DELL’EVASIONE
La legge introduce nuove metodologie di monitoraggio
dell’evasione che si baseranno sul confronto tra i dati
della contabilità nazionale e quelli dell’anagrafe
tributaria. Questi risultati saranno calcolati e pubblicati
ogni anno.

È prevista, inoltre, l’istituzione di una commissione
presso l’Istat composta da esperti indicati dal predetto
Istituto, dal ministero dell’Economia e delle Finanze,
nonché da altri ministeri e amministrazioni interessati.
Saranno infine potenziati la tracciabilità dei pagamenti e
l’utilizzo della fatturazione elettronica.

RAZIONALIZZAZIONE DELLE SPESE FISCALI
Si introduce un rapporto annuale sulle spese fiscali,
finalizzato alla riduzione dell’erosione (cioè la riduzione
della base imponibile connessa alle varie forme di
agevolazione ed esenzione tributaria).

DIVIETO DI “ABUSO DEL DIRITTO”
Al Governo viene data delega di definire (e dunque vietare)
i casi di “elusione fiscale”, cioè di pratiche volte a
pagare meno tasse utilizzando tecniche giuridiche lecite,
che rientreranno nelle fattispecie di ‘abuso del diritto’,
(utilizzo improprio, anche se legale, delle normative).

SEMPLIFICAZIONE TRIBUTARIA
La legge prevede una “revisione sistematica dei regimi
fiscali, degli adempimenti e delle funzioni dei sostituti
d’imposta, degli intermediari fiscali e dei centri di
assistenza fiscali”.

REVISIONE DEL SISTEMA SANZIONATORIO
Dovrà essere attuata secondo criteri di predeterminazione e
di proporzionalità rispetto alla gravità dei comportamenti,
prevedendo la punibilità con la pena detentiva compresa tra
un minimo di sei mesi e un massimo di sei anni.
C’è anche la possibilità, per gli illeciti meno gravi di
applicare sanzioni amministrative anziché penali.

PROCEDURE PIÙ EFFICIENTI PER IL CONTENZIOSO
La bozza di legge prevede l’introduzione di misure che
consentano una più rapida definizione delle controversie di
competenza delle commissioni tributarie mediante l’utilizzo
di procedure pregiudiziali di definizione delle liti di
modesta entità, con l’obiettivo di ridurre i casi pendenti.
Il miglioramento dell’efficienza delle commissioni
tributarie verrà perseguito anche attraverso una
ridistribuzione territoriale del personale giudicante.

UNIFICAZIONE DELLE IMPOSTE
PER REDDITI D’IMPRESA E LAVORO AUTONOMO
Per i lavoratori autonomi e professionisti, si prevede una
chiara separazione tra imposte sul reddito personale
trattenuto come remunerazione dai ricavi dell’attività, e
imposte sul reddito d’impresa, quest’ultime assimilate a
quelle già esistenti (e più leggere) per gli utili delle
società, come l’Ires. Il provvedimento punta così a favorire
la capitalizzazione delle imprese e gli investimenti.

RIORDINO DEL REDDITO D’IMPRESA
La legge punta a semplificare e razionalizzare la
tassazione sulle imprese, ad esempio per quanto riguarda le
attività transfrontaliere, con l’obiettivo di “non porre
vincoli eccessivi all’internazionalizzazione”.
Altro obiettivo è precisare meglio le diversità tra le
grandezze usate nella redazione dei bilanci e quelle
fiscali, per quanto riguarda l’attribuzione temporale di
costi o di ricavi, l’inerenza all’attività di impresa, la
valutazione delle poste patrimoniali, il riconoscimento
delle perdite.(Public Policy)

LEP