di David Allegranti
ROMA (Public Policy) – La presenza di Roberto Vannacci nella Lega, di cui è vicesegretario federale e responsabile della campagna elettorale in Toscana, inizia a creare più di un malumore interno. Soprattutto in Toscana, dove l’ex generale pare intenzionato a infischiarsene di quello che chiedono i territori, perché, fra le altre cose, vorrebbe far eleggere nel listino bloccato – come prevede la legge elettorale regionale – l’assistente parlamentare Massimiliano Simoni, ex Fratelli d’Italia convertito alla Lega.
Nella Lega è rarissimo che le discussioni interne finiscano sui social e sui giornali. Ma con la presenza di Vannacci tutto è possibile. Massimiliano Baldini, consigliere regionale della Lega in Toscana, viareggino, dice che non si ricandiderà alle elezioni di ottobre.
Interessanti le motivazioni, pubblicate su Facebook: “Sin dalla celebrazione del congresso nazionale a Firenze nell’aprile scorso e dalla nomina di un responsabile per la campagna elettorale regionale distinto dal segretario e dai membri del consiglio direttivo in carica del partito, avevo già preso atto che in Toscana si stava concretizzando una linea politica nuova che avrebbe modificato radicalmente gli equilibri all’interno della Lega. Gli incomprensibili ed assurdi criteri adottati per le scelte che stanno maturando in merito alle candidature della imminente tornata elettorale di metà ottobre non fanno che confermare a pieno questa ipotesi”.
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@davidallegranti
(foto cc Palazzo Chigi – il vicepremier e leader leghista Matteo Salvini)