Il Fondo per l’artigianato finirà nel ddl Pmi o in Manovra?

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ROMA (Public Policy) – Tra i nodi da sciogliere prima di chiudere l’esame del ddl Pmi in commissione Industria al Senato, rientra l’eventualità di introdurre nel testo un “Fondo per il credito alle imprese artigiane e alle micro e piccole imprese”.

Si tratterebbe di “un booster, perché il fondo di Artigiancassa c’è già”, spiega il presidente della commissione Luca De Carlo (FdI). Il Fondo chiesto dagli emendamenti di Lega e Fratelli d’Italia, quindi, “costituirebbe un booster, cioè un po’ di risorse per farlo partire a bomba e attrarre sul fondo”, aggiunge De Carlo. Il nodo, precisa, sarebbe capire “se farlo qui o in legge di Bilancio”.

Oltre al veicolo normativo, però, restano da quantificare anche le risorse da destinare all’eventuale Fondo. Come anticipato, tra gli emendamenti al momento accantonati, sono due quelli che ne chiedono l’istituzione. Uno della Lega (a prima firma Giorgio Bergesio) propone l’istituzione di un fondo “strutturale” con una dotazione di “10 milioni di euro a decorrere dall’anno 2025”.

Un secondo emendamento, invece, a prima firma De Carlo (FdI) ma sottoscritto anche dalla Lega, punta a un Fondo non strutturale, ma biennale (per i soli anni 2026 e 2027) con una dotazione di 100 milioni di euro per ciascuno dei due anni. (Public Policy) GPA