di Sonia Ricci
Roma (Public Policy) – La task force del Tesoro è al lavoro sulla manovra d’autunno. Tra i temi su cui lavora c’è la questione legata alle banche in crisi. I risparmiatori danneggiati dai reati finanziari, infatti, probabilmente saranno oggetto della nuova legge di Bilancio. A quanto apprende Public Policy, il Mef studia il ritocco del meccanismo – inserito nell’ultima manovra del Governo Gentiloni – per indennizzare coloro che sono stati colpiti dalle crisi bancarie. Solo una volta rivisti i termini generali per i risarcimenti, viene riferito, sarà approvato il decreto del presidente del Consiglio per la gestione del Fondo.
Con la manovra che si sta mettendo a punto – spiegano fonti di Governo – si cercherà di ampliare la platea degli indennizzati, anche modificando l’ordine “cronologico” di coloro che potranno accedere alle risorse (con requisiti reddituali e patrimoniali, per dare la precedenza per coloro maggiormente danneggiati), e si aumenterà l’ammontare delle risorse, che al momento è fissato in 100 milioni di euro (25 milioni in quattro anni). L’ipotesi è di arrivare a 500 milioni di euro. Non è escluso, inoltre, che venga ritoccata la categoria generica di “risparmiatori”, che – soprattutto secondo il Movimento 5 stelle – aprirebbe i risarcimenti e ristori anche agli azionisti e non solo gli obbligazionisti. (Public Policy)
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@ricci_sonia