ROMA (Public Policy) – L’elezione di Elly Schlein alla guida del Pd ha riportato sul tavolo del dibattito politico e parlamentare il tema del salario minimo. “La nostra proposta vuole rafforzare la contrattazione collettiva ma accanto fissare una soglia sotto la quale, dove non arriva la contrattazione collettiva, ci sia una risposta a che vede calpestata la dignità del lavoro. Siete in carica da soli 5 mesi ma state andando in direzione opposta e sbagliata”, ha detto Schlein rivolta alla premier.
Una ricetta non condivisa da Meloni. Per il contrasto al lavoro povero “il Governo non è convinto che la soluzione sia la fissazione di un salario minimo legale. Crediamo che questo possa diventare non un parametro aggiuntivo alle tutele garantite ai lavoratori, ma uno sostitutivo. Nel nostro sistema un paramento di questo tipo rischierebbe di creare condizioni peggiori di quelle che hanno oggi e fare un favore alle grandi concentrazioni economiche alla quali conviene rivedere al ribasso i diritti dei lavoratori. Penso sia più efficace estendere la contrattazione collettiva e tagliare le tasse sul lavoro”, ha infatti risposto la leader FdI alla neo segretaria dem.
Del tema si parlerà anche questa settimana. La commissione Lavoro di Montecitorio, infatti, su richiesta del M5s ha calendarizzato tre pdl proprio sul salario minimo: una del M5s (a prima firma del leader, Giuseppe Conte) e due del Pd. L’appuntamento è per domani alle 13.30. Sul punto, inoltre, sempre Schlein ha auspicato la convergenza di tutte le opposizioni.
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FRA