BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – I negoziatori del Consiglio Ue e del Parlamento europeo – in nottata lunedì nel corso del trilogo – hanno raggiunto un accordo provvisorio sul regolamento sugli orientamenti per lo sviluppo della Rete transeuropea dei trasporti (Ten-T). “Questa rete contribuirà al raggiungimento degli obiettivi di mobilità sostenibile dell’Ue, al corretto funzionamento del mercato interno e alla coesione economica, sociale e territoriale”, afferma il Consiglio con una nota. L’intesa dovrà ora essere adottata formalmente dall’Eurocamera e dal Consiglio.
Anche il ponte sullo Stretto di Messina entra nell’elenco dei collegamenti, fanno sapere a Policy Europe fonti del Parlamento Ue. L’intesa, intervenendo sul corridoio Scandinavo-Mediterraneo, inserisce infatti il collegamento mancante Villa San Giovanni-Messina (collegamento fisso), strade/ferrovia.
Di seguito gli elementi principali dell’intesa:
SCADENZE
L’approccio a tre livelli della proposta della Commissione è stato mantenuto, con lo sviluppo o l’ammodernamento della rete Ten-T in tre fasi: fino al 2030 per la rete centrale, al 2040 per la rete centrale estesa e al 2050 per la rete globale. La nuova scadenza intermedia del 2040 è stata introdotta per anticipare il completamento di progetti su larga scala, principalmente transfrontalieri, come i collegamenti ferroviari mancanti, rispetto alla scadenza del 2050 che si applica alla rete globale più ampia.
Ad esempio – si legge – i nuovi collegamenti ferroviari ad alta velocità tra Porto e Vigo e tra Budapest e Bucarest devono essere completati entro il 2040. Per garantire che la pianificazione delle infrastrutture risponda alle reali esigenze operative, integrando ferrovia, strada e vie navigabili, il nuovo regolamento crea anche nove “corridoi di trasporto europei”, che rivestono la massima importanza strategica per lo sviluppo di flussi di trasporto merci e passeggeri sostenibili e multimodali in Europa.
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PAM-NAF